Il sagrato della chiesa si trova sul lato sud e fu utilizzato come cimitero: lo testimoniano l'obelisco centrale in sasso e la cappella ossario.
La facciata dell'edificio attuale è a capanna, con portico e due finestrelle rotonde. In essa si intravedono due affreschi assai deteriorati che riproducono i Santi Pietro e Paolo.
Il lato sud della chiesa, che conserva nella sua parte più antica la muratura originale, è stata ricoperta da intonaco; interventi hanno però rispettato la struttura architettonica precedente:
Il lato nord testimonia l'impianto originario della chiesa e consente la lettura della muratura mista di ciotoli, anche disposti a spina di pesce, e di mattoni. verso il sottogronda appaiono tracce di archetti pensili. Si notano in questa muratura due lesene che, fino al sopralzo, come nella base del campanile, sono formati da blocchi di pietra quadrati e posti alternativamente di taglio e di piatto.
Il lato est, la parte absidale (che è la più recente) è in mattoni con lesene evidenziate.
L'interno è ad una navata con transetto in cui sono inserite due cappelle, una dell'Addolorata e l'altra di San Giuseppe, la cui statua attualmente è stata collocata nella Parrocchia di San Giovanni Battista.Vi è quindi l'abside con il presbiterio ed il coro.
Le coperture sono tutte a volta, di varie forme: a botte nella navata, presbiterio e cappelle, ad ellisse nella crocera.
I pavimenti sono in seminato nel presbiterio e nell'abside, in piastrelle di cotto nella navata e nel transetto.
Molti banchi e suppellettili religiosi provengono dalla Parrocchiale: tutta la loro collocazione è in sintonia con l'ambiente, avendo avuto le due chiese storiche-religiose analoghe.
La colta del transetto e della cappella sud, la canonica e i pennacchi della cupola appartengono tutti agli interventi strutturali e decorativi antecedenti la data del 1750 riportata nella inscrizione collocata, verso il presbiterio, sulla parete destra del transetto.
Si tratta di decorazioni fastose con prevalente goemetrismo che rivela vivace fantasia. I finti marmi delle paraste, della balaustre, degli stucchi delle pareti del presbiterio e il coro ligneo sono componenti decorative tipiche degli edifici barocchi.
E' la loro presenza, infatti, che attraverso un movimentato ma equilibrato bilanciamento delle masse e un armonico avvicendarsi di ombre e di luci, riesce a creare un'aggraziata eleganza.
A questo periodo risalgono anche i motivi decorativi che è possibile leggerre nella zona inferiore delle pareti del presbiterio.
Invece i dipinti del catino absidale che rappresentano la Trinità con San Pietro e San Paolo e numerosi angeli, le decorazioni delle lunette absidali rappresentanti l'Annunciazione e la Visitazione sono gli ultimi in ordine cronologico e risalgono agli anni precedenti l'ultimo intervento decorativo pittorico della chiesa datato 1832.
La chiesa di San Pietro rappresenta l'espressione di un gusto semplice, popolare, ma ricco di fascino e soprattutto di suggestione; rimane la testimonianza espressiva della fervorosa pietà che nei secoli passati ha accompagnato la popolazione Maranese.
Tratto da: "Percorsi - Storia e Documenti Artistici del Novarese- n°15 (Marano Ticino e Mezzomerico) "